Monteverdi Marittimo in provincia di Pisa Toscana
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Comune di Monteverdi Marittimo

provincia di Pisa

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MONTEVERDI MARITTIMO

• Il territorio comunale di Monteverdi Marittimo si estende per 98,35 kmq nell'alta valle del fiume Cornia, sul versante meridionale delle Colline Metallifere. La comunità autonoma ha origine dalle riforme leopoldine. • La storia del castello di Monteverdi è legata a quella dell'abbazia di San Pietro a Palazzuolo (fondata nel 754), alla quale appartenne grazie alla donazione fatta ai monaci nel 1063 da Ugo della Gherardesca. Nel 1230, Monteverdi fu posta sotto la tutela politica del comune di Massa e nel 1308 il borgo venne cinto di mura; ma nel 1340, risultando ormai troppo gravoso per gli abati garantire la sicurezza del luogo, fu ceduto a Volterra. Conquistato nel 1405 da Firenze, nel 1431 dagli Appiani, nel 1447 dalle truppe di Alfonso d'Aragona, tornò a Volterra nel 1449, che lo tenne fino all'annessione fiorentina del 1472. Nel 1665 il granduca Ferdinando II lo eresse in feudo granducale con il titolo di marchesato e lo assegnò al nobile volterrano Ferdinando Incontri, ai cui discendenti rimase fino alla sua costituzione in comunità autonoma (1776). Nel 1920 aggiunse la denominazione di Marittimo. • In passato le risorse principali dell'economia di Monteverdi erano costituite dai prodotti dei boschi che ricoprivano gran parte del suo territorio: legname, carbone, funghi. Un'attività importante era la caccia, mentre sostanziahnente povera si presentava l'agricoltura, limitata a pochi vigneti e frutteti e a qualche seminativo; la presenza di pascoli naturali permetteva in compenso diversi tipi di allevamento. Attualmente le attività legate alla terra conservano un ruolo importante, testimoniato dall'alta percentuale di occupati che ancora assorbono (oltre il 20% della popolazione attiva), dall'esistenza di una produzione agricola abbastanza differenziata, dalla buona consistenza dell'allevamento bovino, suino e ovino. Nel settore secondario la manodopera è in larga misura composta di pendolari che si spostano verso Pomarance. Nel terziario, divenuto il primo settore per numero di occupati, può ancora crescere l'apporto del turismo, stimolato anche dal sorgere di iniziative di tipo agrituristico. • Al censimento del 1991, sono stati contati nel territorio comunale 755 abitanti, con una densità di 8 unità per kmq. La popolazione, che nel 1551 ammontava a 572 abitanti, ha avuto nel corso dell'Ottocento un notevole incremento, passando dalle 759 unità del 1830 alle 1.529 del 1881, e la tendenza alla crescita si è mantenuta nei primi anni del Novecento, registrandosi, nel 1936, 1.978 unità; i censimenti più recenti, invece, hanno evidenziato una flessione progressiva: 1.933 abitanti nel 1951, 1.433 nel 1961, 980 nel 1971 e 847 nel 1981.

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